Si è spento all’età di 114 anni Fauja Singh, considerato il maratoneta più anziano del mondo. Secondo quanto riportato da diverse fonti, l’uomo avrebbe riportato gravi ferite alla testa dopo esser stato investito da un veicolo mentre attraversava una strada nel distretto di Jalandhar, in Punjab, sua terra natale.
Il suo club di corsa ed ente di beneficienza con sede a Londra, Sikhs in the City, ha confermato la sua morte, inoltre ha dichiarato che i prossimi eventi a Ilford saranno una celebrazione della sua vita e dei suoi successi.
Il suo allenatore, Harmander Singh, ha scritto su Facebook: “È con grande tristezza che confermiamo la scomparsa in India di Fauja Singh, la nostra icona di umanità e fonte di positività.
Fauja Singh, conosciuto con l’affettuoso soprannome di “Tornado col Turbante”, è diventato fonte d’ispirazione per innumerevoli atleti correndo maratone anche dopo i 100 anni. Nonostante non avesse mai potuto fornire un certificato di nascita ufficiale, la sua famiglia ha sempre sostenuto che fosse nato il 1° aprile 1911, quando l’India era ancora sotto dominio britannico.
La sua storia è straordinaria: si avvicinò alla corsa all’età di 89 anni, per combattere la depressione dopo la morte della moglie e del figlio in India. Da allora, fu un susseguirsi di imprese. E’ diventato l’uomo più anziano a correre una maratona completa nel 2011, all’età di 100 anni a Toronto. Il suo traguardo non è mai stato riconosciuto dal Guinnes dei primati perché non aveva un certificato di nascita che ne attestasse l’età. Divenne simbolo globale di tenacia e longevità, portando la fiaccola olimpica nel 2004 e nel 2012, e completando la sua ultima maratona – i classici 42,195 chilometri – nel 2013, a 101 anni, durante una gara a Hong Kong.
Si racconta che il segreto della sua vitalità risiedesse nella semplicità del suo stile di vita: lunghe camminate nei campi del Punjab, laddu (dolci tipici indiani) e latte cagliato. Una leggenda che ha ispirato intere generazioni, e che continuerà a farlo ancora a lungo.