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NotizieMeno pensioni, più lavoro: boom dei senior negli ultimi dieci anni

Meno pensioni, più lavoro: boom dei senior negli ultimi dieci anni

In Italia, come nella gran parte dei Paesi industrializzati, negli ultimi dieci anni, il volto del mondo del lavoro è cambiato profondamente. Tra le trasformazioni più significative spicca l’aumento costante della presenza dei lavoratori over 55. Questo fenomeno è stato definito “senilizzazione del lavoro” ed è stato analizzato dall’area studi e ricerche del CNA. Per molte persone anziane la pensione può aspettare, per quella che può essere definita non una scelta, ma una necessità o addirittura un’opportunità.

I numeri parlano chiaro

Secondo la ricerca del CNA, sono diminuiti drasticamente le imprese con titolari e soci con meno di 29 anni. Anche la fascia d’età tra i 30 e i 49 anni ha subito un calo drastico, passando dal 48.8% al 30,8%. Mentre gli imprenditori con oltre 50 anni d’età sono diventati la maggioranza nel nostro Paese. Oggigiorno, i soci e i titolari con età compresa tra i 50 e i 59 anni costituiscono il 46,4% del totale, mentre gli ultra settantenni sono quasi raddoppiati. Questo significa che sempre più persone continuano a lavorare anche in età matura, contribuendo attivamente al sistema economico e sociale.

Le cause del cambiamento

Ci sono diverse ragioni per cui molte persone non più giovani scelgono di lavorare anche dopo l’età pensionabile:

  • Invecchiamento della popolazione: L’Italia è uno dei Paesi Europei con l’età media più elevata, gli ultra 65enni sono circa 14 milioni, quasi un quarto della popolazione totale. Questo, incide inevitabilmente sull’età di coloro che continuano a lavorare in azienda o in laboratori artigianali.
  • L’allungamento dell’età pensionabile: Le riforme previdenziali hanno innalzato l’età di uscita dal lavoro, rendendo la pensione un traguardo più lontano rispetto al passato.
  • Il miglioramento delle condizioni di salute: La migliore longevità, accompagnata da una buona salute, consente di continuare a lavorare in modo efficiente e dinamico.
  • La necessità economica: In alcuni casi, la pensione non è sufficiente per mantenere uno stile di vita adeguato, spingendo le persone a proseguire l’attività lavorativa.
  • Mancanza di ricambio generazionale: La difficoltà di trasferire l’azienda ai propri eredi, spesso costringe i titolari a mantenere la guida per non uccidere quella che è per molti una creazione personale.

Nuovi ruoli, nuove sfide

I lavoratori senior non solo rimangono più a lungo nei loro ruoli, ma in molti casi si reinventano. Alcuni avviano nuove attività imprenditoriali, altri si formano in ambiti diversi, approfittando della digitalizzazione e della flessibilità del lavoro da remoto. Le aziende, dal canto loro, cominciano a riconoscere il valore dell’esperienza, della capacità di problem solving e della visione a lungo termine che i lavoratori maturi portano con sé.

La longevità è senz’altro una conquista sociale, e l’invecchiamento della popolazione non deve essere visto come un ostacolo, ma come una risorsa. Il futuro del lavoro sarà sempre più intergenerazionale: giovani e senior insieme, in uno scambio di competenze, visioni e stili di leadership.

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