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PatologieFattori che favorisconoIpotiroidismo negli anziani e aumento del rischio di demenza

Ipotiroidismo negli anziani e aumento del rischio di demenza

L’ipotiroidismo rappresenta un fattore di rischio in più di demenza per le persone anziane. In base a un recente studio pubblicato su Neurology e guidato da Chien-Hsiang Wang, della Brown University di Providence (USA), gli anziani con problemi di ipotiroidismo corrono un rischio maggiore di sviluppare demenza.

L’ipotiroidismo è una sindrome dovuta a una insufficiente azione degli ormoni della tiroide a livello dei vari tessuti. Questo avviene quando la tiroide non produce una quantità sufficiente di ormoni, che può rallentare il metabolismo. Si tratta di una condizione che, nella sua fase iniziale, difficilmente presenta sintomi evidenti, ma col passare del tempo può portare a seri problemi di salute. Tra i sintomi che presenta figurano stanchezza, aumento di peso, sensibilità al freddo, gonfiore al volto, crampi muscolari, mixedema (accumulo di liquidi sottocutaneo).

Il mixedema è dovuto a un accumulo nei tessuti di alcune glicoproteine che non vengono smaltite adeguatamente. Si riscontra maggiormente nelle forme più avanzate di ipotiroidismo ed è particolarmente evidente nella cute, nei muscoli e a livello cardiaco. Nei casi estremi il coma mixedematosi costituisce la complicanza ultima dell’ipotiroidismo severo non trattato.

Per questa indagine, il team di ricercatori capitanato dal dott. Chien Hsian Wang, ha analizzato le cartelle cliniche di 7.843 persone con nuova diagnosi di demenza a Taiwan, e le hanno confrontate con lo stesso numero di soggetti senza demenza. La loro età media era di 75 anni. I ricercatori hanno analizzato i dati di chi aveva una storia di ipotiroidismo o di ipertiroidismo, chiamato anche tiroide iperattiva, si verifica quando la tiroide produce troppi ormoni, accelerando il metabolismo. I sintomi includono perdita di peso involontaria, battito cardiaco rapido o irregolare e nervosismo o ansia. Tra le persone considerate, 101 avevano ipotiroidismo e 133 ipertiroidismo. I ricercatori non hanno trovato alcun collegamento tra ipertiroidismo e demenza, però hanno riscontrato che tra le persone con demenza lo 0,9% aveva ipotiroidismo, rispetto allo 04% delle persone senza demenza.

Una volta che Wang e colleghi hanno ‘aggiustato’ i dati in base a fattori di rischio noti, come sesso, età, ipertensione, diabete, è emerso che le persone oltre i 65 anni e con ipotiroidismo avevano una probabilità dell’80% più elevata di sviluppare demenza rispetto alle persone della stessa età che non avevano problemi alla tiroide. Per le persone di età inferiore ai 65 anni, avere una storia di ipotiroidismo non era associato ad un aumento del rischio demenza.

Andando ad analizzare, infine, chi assumeva farmaci sostitutivi degli ormoni tiroidei, il team ha evidenziato che questi pazienti avevano una probabilità tre volte più elevata di sviluppare demenza rispetto a chi non assumeva farmaci.

“Le persone dovrebbero essere consapevoli che i problemi alla tiroide possono essere un fattore di rischio per la demenza e che le terapie potrebbero prevenire o ritardare il declino cognitivo irreversibile”, concludono gli

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