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NotizieLa lebbra non è scomparsa: segnalazioni in Romania e Croazia

La lebbra non è scomparsa: segnalazioni in Romania e Croazia

In Europa si torna a parlare di lebbra, una malattica considerata per secoli archiviata nei libri di medicina. In Romania e Croazia le autorità sanitarie hanno confermato la presenza di alcuni contagi che riguarderebbero cittadini extraeuropei: un lavoratore proveniente dal Nepal in Croazia, mentre in Romania l’infezione è stata diagnosticata a due giovani massaggiatrici indonesiane, di 21 e 25 anni, impiegate in un centro termale della città di Cluj. Altre due persone sono state sottoposte ad accertamenti sanitari.

Il ministro della Salute romeno, Alexandru Rogobete, è intervenuto immediatamente per rasserenare gli animi, spiegando che non vi sono rischi per i clienti delle terme, poiché la trasmissione della malattia richiede un contatto stretto e prolungato nel tempo.

Una malattia ancora presente in alcune aree del mondo

La lebbra, nota anche come malattia di Hansen, è una malattia infettiva cronica causata dal batterio “Mycobacterium leprae”, ed è caratterizzata da un’incubazione molto lunga, a volte i sintomi appaiono dopo mesi, se non addirittura dopo anni, dall’infezione. Nonostante nel Vecchio Continente sia scomparsa da secoli, in alcune parti del mondo, secondo l’OMS, la lebbra resta endemica soprattutto in alcune zone di Brasile, India, Indonesia, Repubblica Democratica del Congo e Bangladesh, oltre ai Paesi limitrofi. I flussi migratori e i movimenti internazionali spiegano la comparsa occasionale di casi in Stati dove la malattia era ritenuta eradicata.

Oggi la lebbra si può curare

In Italia, a sottolineare che non vi sono motivi di allarme è anche Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Sui suoi social, l’epidemiologo ha ricordato che la lebbra è una malattia infettiva cronica, tuttora diffusa a livello globale, che colpisce soprattutto le popolazioni più vulnerabili e povere, causando sofferenza, disabilità ed esclusione sociale. Bassetti, inoltre, spiega che contrariamente a quanto si credeva in passato, il contagio non è così semplice e, grazie alla disponibilità di terapie antibiotiche specifiche, la malattia è oggi completamente curabile.

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