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Salute e BenessereCovid-19 nelle strutture per anziani e disabili, i dati

Covid-19 nelle strutture per anziani e disabili, i dati

La pandemia da COVID-19 che sta colpendo tutto il pianeta, si è abbattuta in maniera diversificata sulle strutture di accoglienza di anziani e disabili del nostro Paese.
Occorrerà partire dall’analisi dei dati per poter definire nuove strategie gestionali delle strutture e per nuove policy del sistema socio-sanitario e, in particolare, dei servizi residenziali e semi-residenziali.
A tutt’oggi non sono ancora molti i dati disponibili e, tra questi, va segnalata l’indagine che l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha avviato, a partire dal 24 marzo 2020: una survey specifica sul contagio da COVID-19 nelle residenze sanitarie assistenziali (RSA).
Vorremmo partire da questi dati ufficiali su scala nazionale per iniziare una serie di approfondimenti da condividere e discutere su questo portale con quanti (esperti dei servizi socio-sanitari, operatori del settore, enti gestori e vari stakeholders) sono coinvolti o interessati ai temi della qualità e della sicurezza delle strutture per anziani e disabili.
Nello specifico, dalla rilevazione dell’ISS emerge che “L’obiettivo della survey è quello di monitorare la situazione e adottare eventuali strategie di rafforzamento dei programmi e dei principi fondamentali di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA). Tutti i dati presenti nel report sono riferiti dai referenti delle RSA su base volontaria. Si sottolinea che in questa tipologia di studi esiste un bias di risposta e probabilmente le strutture in una situazione più critica non partecipano a queste iniziative.
L’indagine, rivolta a 3417 strutture censite nella mappa on line dei servizi per le demenze realizzata dall’Osservatorio Demenze dell’ISS (strutture sanitarie e sociosanitarie residenziali, pubbliche e/o convenzionate o a contratto, che accolgono persone prevalentemente con demenza) e nei siti delle Regioni, si basa sulla compilazione di un questionario finalizzato ad acquisire informazioni sulla gestione di eventuali casi sospetti/confermati di infezione da SARS-CoV-2.”

Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie, Istituto Superiore di Sanità. Epidemia COVID-19, Aggiornamento nazionale: 05 maggio 2020, p. 2. Il documento è scaricabile in formato pdf dal sito https://www.epicentro.iss.it/

Il report finale, aggiornato al 05 maggio 2020, riporta dati parziali e relativi a 1.356 strutture intervistate (ospitanti 97.521 residenti alla data del 1° febbraio 2020, con una media di 72 residenti per struttura), pari al 41,2% delle 3417 strutture coinvolte, dai quali emerge che, a seguito di diverse cause di morte, dal 1° febbraio alla data della compilazione del questionario (26 marzo-5 maggio), in totale sono deceduti 9.154 ospiti. Il tasso di mortalità (numero di deceduti sul totale dei residenti) è stato complessivamente del’9,1%.
Sul totale dei 9154 deceduti, 680 erano risultati positivi al tampone e 3092 avevano presentato sintomi simil-influenzali. Vale a dire che il 7,4% del totale dei decessi ha interessato residenti con riscontro di infezione da SARS-CoV-2 mentre il 33,8% ha interessato residenti con manifestazioni similinfluenzali.

Se invece consideriamo i decessi di persone risultate positive al COVID-19, il tasso di mortalità è pari al 0,7 per cento. Lo stesso sale al 3,1% prendendo in considerazione anche i deceduti con sintomi simil-influenzali,  (6,5% in Lombardia).

Tabella 2. Numero dei decessi totali, COVID-19 positivi (conferma da tampone) e con sintomi simil-influenzali, per regione (Ivi, p. 11)

§Percentuale sul totale dei decessi
*Tasso di mortalità espresso per 100 residenti nelle strutture 

In un prossimo intervento proveremo ad approfondire la parte della rilevazione che riporta quali siano state le principali difficoltà riscontrate nel corso dell’epidemia di coronavirus.


Felice Maran

Esperto di qualità dei servizi socio-sanitari, è stato Responsabile di Servizi Sociali comunali e Coordinatore dei Servizi Sociali dell’Az. USL di Ferrara; Direttore delle Attività Socio-Sanitarie della stessa AUSL; Direttore del Distretto Ovest dell’AZ. USL di Ferrara. Autore di articoli e pubblicazioni di settore, ha svolto attività di ricerca, docenza e formazione presso l’Università di Ferrara ed Enti di formazione.

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