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Salute e BenessereIl decalogo europeo contro il cancro

Il decalogo europeo contro il cancro

Per proteggersi dalla minaccia dei tumori, innanzitutto bisogna eliminare le cause (la cosiddetta prevenzione primaria), ma anche arrivare ad identificare per tempo quei piccoli tumori o quelle lesioni benigne che precedono la trasformazione cancerosa (prevenzione secondaria), in modo da poter intervenire con successo.

Nel 1986 tutti i Paesi della Comunità Europea, all’interno di un vasto progetto unitario contro il cancro, hanno approvato una serie di norme di prevenzione primaria e secondaria, utili e facili da seguire, conosciute ormai da tutti come “Il decalogo europeo contro il cancro“:

1) Non fumare. Per chi non riesce proprio a fare a meno del fumo, usare sigarette con filtro e contenuto di catrame inferiore a 5 mg.
2) Non esagerare nel consumo di alcolici.
3) Evitare l’eccessiva esposizione solare, specie per coloro che hanno una pelle chiara.
4) Mangiare frequentemente frutta frescaverdura e cibi integrali.
5) Seguire scrupolosamente, soprattutto negli ambienti di lavoro, le norme di sicurezza relative alla produzione e all’utilizzo di sostanze che possono essere cancerogene.
6) Non aumentare troppo di peso e limitare l’uso di grassi e di carne.
7) Rivolgersi al medico appena ci si accorge di un’anomala perdita di sangue, di una modificazione (di colore o di forma) di un neo, della comparsa di un nodulo.
8) Rivolgersi al medico con sintomi persistenti come tosseraucedine, cambiamenti delle abitudini intestinali, e un’inspiegabile perdita di peso. Dopo i 40 anni è consigliabile sottoporsi annualmente a controllo medico della cavità orale e ad esplorazione rettale.

Per le donne è consigliabile inoltre:
9) Fare regolarmente il PAP test, una volta all’anno dopo i 18 anni d’età.
10) Controllare il seno regolarmente, specie dopo i 30 anni. Eseguire una mammografia a 40 anni, una a 45 e dopo i 50 anni sottoporsi a questo esame ogni 2 anni.

Prevenzione primaria

 La prevenzione primaria si può praticare ogni giorno autonomamente. Le buone abitudini sotto elencate, infatti, lavorano quotidianamente per tenere lontano il cancro, ma, oltre ad essere preziose per la salute, rendono migliore la qualità della vita.

1) Smettere di fumare.

Fumare non fa bene. Le sigarette aumentano le probabilità di esporsi a molte malattie: dal cancro all’infarto; dai problemi cardiaci all’ictus cerebrale; dalle bronchiti croniche ostruttive ad altri disturbi dell’apparato respiratorio. Per non parlare dell’ invecchiamento precoce della pelle, della minor resistenza alle infezioni e della minor fertilità sia degli uomini che delle donne. Ridurre le sigarette e fumare più leggero è un passo importante, ma smettere di fumare lo è molto di più.
I benefici non si faranno attendere.

2) Bere, ma non troppo.

Un paio di bicchieri di vino al giorno fanno bene. L’importante è non esagerare per evitare danni al fegato. L’eccesso di superalcolici provoca un’irritazione del cavo orale, della faringe e del primo tratto del tubo digerente che può, a lungo andare, favorire l’insorgenza del cancro, in particolare della bocca e dell’esofago.

3) Migliorare l’ambiente di vita, di lavoro e di studio.

A casa, nelle scuole, negli uffici, come pure nell’aria, nella terra e nelle acque esistono diverse sostanze cancerogene anche naturali: un problema che ricercatori di varie discipline stanno affrontando. Fra questi nemici c’è l’amianto, che può causare tumori al polmone e alla pleura. Presente in molti materiali usati nell’edilizia e nell’idraulica, questa sostanza ora è vietata. Nell’ambiente comune la dose rilevata è comunque bassa, da non essere allarmante per la popolazione. Altre sostanze nocive sono i cromati, il benzene, i composti liberati dalla raffinazione del petrolio e le radiazioni. Queste ultime sono presenti a livelli bassi anche nell’ambiente domestico e sebbene non siano un pericolo, si consiglia una buona areazione della casa. Per quanto riguarda le radiazioni utilizzate in campo medico, ormai sono minime, dato il progresso degli strumenti d’indagine diagnostica.

4) Prendere il sole, ma senza esagerare.

Grande amico del tono fisico ed anche psicologico, il sole aiuta a sintetizzare la vitamina D e a fissare il calcio, ma perché non faccia danni, occorre prenderlo con cautela. In estate sono consigliate a tutti, e in particolare ai bambini e alle persone con pelle chiara, la protezione solare ed un’esposizione moderata, soprattutto nelle ore centrali della giornata. Questo per evitare le “scottature”, dannose oltre che fastidiose e per non favorire, a lungo andare, lo svilupparsi dei tumori della pelle, fra i quali il melanoma, che può colpire anche giovani e adulti.

5) Mangiare quotidianamente frutta fresca, verdura e cibi integrali.

L’importanza di una dieta corretta ai fini della prevenzione trova in accordo gli specialisti di tutto il mondo. Fra le varie classi di alimenti, tre sono consigliate per il loro alto contenuto di vitamine e fibre: la frutta fresca, la verdura ed i cibi integrali. Importante è differenziare e consumarne almeno tre etti. Questo per dare all’organismo tutte le vitamine e le sostanze di cui ha bisogno, oltre che per proteggerlo. Insieme a frutta e verdura, pasta, pane, riso integrale e legumi aiutano a prevenire il cancro al colon e al retto e ad assicurare un buon funzionamento ed assorbimento intestinale.

6) Moderare i grassi e la carne.

I grassi e la carne non sono nemici della dieta, semplicemente vanno consumati con moderazione, in quanto è l’eccesso ad essere dannoso.
I grassi, soprattutto saturi, in giusta dose assicurano un corretto funzionamento dell’organismo. La carne rossa è invece ricca di ferro e vitamine dei gruppi B ed E. Questa regola vale anche per il peso corporeo, da controllare evitando l’obesità, che può favorire il diabete, malattie cardiovascolari ed anche le probabilità di ammalarsi di cancro. Insomma, prevenzione primaria significa trattarsi bene, assecondando le più naturali esigenze dell’organismo.

Prevenzione secondaria

La prevenzione secondaria si propone di identificare eventuali forme di cancro sin dalle fasi iniziali, quelle in cui sono maggiori le possibilità di cura e guarigione. Per alcuni tipi di tumore è auspicabile che, tramite il Servizio Sanitario Nazionale, tutta la popolazione sana venga chiamata ad effettuare esami specifici che costituiscono i cosiddetti screening di massa. Altrettanto importanti sono le verifiche periodiche effettuate dal medico, anche in presenza di un primo eventuale sintomo di disturbo. È bene, dunque, imparare ad ascoltare il proprio corpo e a comunicare subito al medico qualsiasi segnale “anomalo. La forza della prevenzione primaria non dipende solo dal progresso scientifico, ma anche dalla collaborazione medico-paziente. Sentire il proprio corpo e fare i controlli prescritti dal medico, significa avere in cambio tanta sicurezza.

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