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Salute e BenessereSordità, prevenzione e screening fondamentali anche negli anziani

Sordità, prevenzione e screening fondamentali anche negli anziani

Secondo il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità360 milioni di persone nel mondo – circa il 5% dell’intera popolazione mondiale – sono affette da disabilità uditive di livello medio e grave. Inoltre, la ricerca dimostra che la perdita dell’udito impatta sensibilmente sulla vita dell’individuo, conducendo, se non curata, all’isolamento sociale, declino cognitivo e demenza, con effetti impattanti anche sull’equilibrio e la mobilità. [i],[ii],[iii],[iv]

Anche se si è propensi a pensare che la sordità sia una conseguenza naturale del processo di invecchiamento, i suoi sintomi non vanno né sottovalutati né ignorati. Fondamentale è dunque aumentare la consapevolezza di fronte alla perdita di udito nella terza età, sottolineando l’importanza di prevenzione e diagnosi nell’affrontare uno dei problemi sanitari e sociali più importanti che colpisce la società di oggi.

Dal 2010, in Europa, l’incidenza della perdita di udito negli adulti con più di 65 anni è aumentata di oltre il 18% [v], e secondo quanto stimato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, entro il 2020 aumenterà del 50% [vi]. Questo significa che in Italia, circa 7 milioni di over 65 dovranno convivere con problemi all’udito.

Nonostante questo, occorre lavorare ancora molto per fornire le giuste soluzioni a chi è affetto da questa disabilità, incoraggiando le persone, soprattutto coloro che presentano i primi sintomi, a recarsi dal proprio medico per un controllo e una diagnosi accurata.

Oggi sono disponibili tantissime soluzioni per il trattamento della sordità, più o meno grave, non solo gli apparecchi acustici, ma anche gli impianti, che possono essere inseriti a qualunque età; le ultime ricerche indicano che in Italia solo il 3% di coloro che è affetto da perdita di udito accede ad un trattamento per curare la sordità, mentre il restante 97% non ha mai ricevuto un trattamento.

“Sappiamo che la perdita dell’udito può avere un effetto profondo sulla vita delle persone e, come dimostrano studi e ricerche scientifiche, la sordità è strettamente legata ad una serie di altre gravi patologie che non vanno a ledere solo l’udito”, ha dichiarato il Dr. Christian Streitberger, Chirurgo Otorinolaringoiatra specializzato nella cura della sordità nell’adulto. “Nonostante questo, il numero di persone che riusciamo a trattare è molto basso” ha continuato Streitberger. “Per questo è fondamentale ricordare l’importanza della diagnosi preventiva, anche nell’anziano.”

E per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della perdita dell’udito il 22 ottobre a Firenze, ci sarà una tappa della campagna italiana Nonno Ascoltami, per supportare le famiglie a incoraggiare gli anziani a effettuare uno screening dell’udito, per arrivare rapidamente ad una diagnosi.

[i] Amieva H, Ouvrard C et al. Self-Reported Hearing Loss, Hearing Aids, and Cognitive Decline in Elderly Adults: A 25-Year Study. J Am Geriatr Soc. 2015; 63(10):2099-104
[ii] Contrera K, Sung Y et al. Change in loneliness after intervention with cochlear implants or hearing aids The Laryngoscope. 2017; 127(8):1885-1889
[iii] Lin F, Albert M. Hearing Loss and Dementia – Who’s Listening? Aging Ment Health. 2014; 18(6):671–673
[iv] Kamil RJ, Betz J et al. Association of Hearing Impairment With Incident Frailty and Falls in Older Adults. J Aging Health. 2016; 28(4):644-60
[v] MBD, WHO, 2011 DHL estimates, where DHL adult threshold is ≥41dB
[vi] WHO. Millions of people  in the world have hearing loss that can be prevented. Available at: http://www.who.int/pbd/deafness/news/Millionslivewithhearingloss.pdf?ua=1. Last accessed: September 2017 7 www.oecd.org, 2008

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