La salute intestinale è di fondamentale importanza e spesso viene trascurata o ignorata completamente quando tutto va bene. Una cattiva salute intestinale può avere delle ripercussioni sulla salute in generale in vari modi, da quelli più evidenti come il mal di stomaco, a quelli meno evidenti come l’umore, il riposo notturno, il sistema immunitario.
Oggi si parla più spesso di salute intestinale rispetto al passato: basta guardare i social o fare un giro tra gli scaffali del supermercato per imbattersi in decine di prodotti che promettono miracoli per l’intestino.
Negli ultimi anni la ricerca ha confermato quanto il microbiota intestinale, l’insieme di trilioni di batteri presenti nell’intestino, sia fondamentale non solo per la digestione, ma per l’intero organismo. Quando l’equilibrio dei batteri, noto come eubiosi, si altera, si parla di disbiosi: i sintomi non riguardano solo l’intestino, ma possono ripercuotersi su tutto il corpo.
Non basta seguire una dieta equilibrata: sostituire alcuni alimenti con alternative più salutari può fare una grande differenza. Non servono costosi integratori o snack “miracolosi”: basta scegliere i cibi giusti.
Ecco cinque sostituzioni facili e naturali che possono dare un vero supporto al tuo intestino.
Dieta e intestino: cosa evitare
Per mantenere il microbiota intestinale sano è necessario rispettare delle buone abitudini alimentari: la dieta mediterranea, nella sua forma più autentica, è la più efficace per sostenere la salute dell’intestino. Alimenti ultraprocessati, carni rosse lavorate, scarsa assunzione di frutta e verdura possono favorire uno squilibrio della flora intestinale.
Ma oltre a uno stile alimentare generale equilibrato, fare scelte mirate sui singoli alimenti può aiutare a preservare l’equilibrio del microbiota, come ad esempio la sostituzione di alcuni alimenti, tra cui gli snack, spesso considerati sani a causa di marketing ingannevole o facilità di consumo.
Cinque sostituzioni consigliate
- Patatine in busta → Popcorn fatti in casa
Le patatine confezionate sono ricche di sale e grassi poco salutari. I popcorn, se preparati senza eccessi (sale e olio), offrono fibre e minor livello di processazione. - Dolci confezionati e merendine → Frutta secca e disidratata
I dolci e le merendine industriali sono ricchi di zuccheri raffinati. Validi sostituti sono le albicocche, i datteri e l’uvetta, ottime fonti di fibre, vitamine e zuccheri naturali - Frutta secca salata o zuccherata → Frutta secca naturale
Mandorle, nocciole e noci sono nutrienti se consumate al naturale, senza aggiunta di sale o zucchero. - Gelato industriale → Kefir con frutta fresca o congelata
Il kefir apporta probiotici utili per la flora intestinale, e insieme a frutti di bosco o altra frutta fresca costituisce un dessert gustoso e sano. - Carne rossa in eccesso → Legumi
Aggiungere lenticchie, ceci o fagioli ai pasti, ad esempio nel ragù, permette di aumentare le proteine vegetali, riducendo il consumo di carne lavorata e favorendo l’equilibrio del microbiota.
Proteine vegetali: sfatare i miti
Il timore di molti è che le proteine vegetali siano inferiori a quelle di origine animale. In realtà, se abbinate a cereali, forniscono tutti gli aminoacidi essenziali. Per un adulto di 70 kg, secondo le linee guida Efsa, servono circa 58 grammi di proteine al giorno: una quantità facilmente raggiungibile con una combinazione di alimenti vegetali e animali, o anche solo vegetali con pianificazione adeguata.



