Dal primo luglio, è caduto l’obbligo dell’uso delle mascherine nei reparti ospedalieri e nelle strutture socio-sanitarie dove sono presenti pazienti fragili. Saranno i direttori sanitari delle strutture a decidere e valutare l’opportunità di utilizzare o meno questo dispositivo di protezione. Questa decisione arriva con una nuova circolare del Ministero della Salute e rappresenta un importante passo verso il ritorno alla normalità post-pandemia, ma gli esperti del settore non sono tutti d’accordo.
La Circolare del Ministero
La circolare, firmata dal direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Francesco Vaia, invita i direttori sanitari delle strutture a valutare l’opportunità di disporre l’uso delle mascherine in base alla diffusione dei virus a trasmissione aerea, alle caratteristiche degli ambienti e alla tipologia di pazienti presenti. Una circolare che non sancisce un obbligo ma lascia decidere liberamente i direttori sanitari delle strutture. Questo cambiamento arriva dopo la scadenza, il 30 giugno, dell’ordinanza che sanciva l’obbligo delle mascherine in tali contesti.
Il ministro Vaia spiega: «Siamo in un’altra epoca e bisogna andare avanti, senza tralasciare nulla, continuando a monitorare e sorvegliare», afferma facendo riferimento ad un «cambio di paradigma sulla responsabilità sia del cittadino, a cui sarà raccomandato di indossare la mascherina in ospedale se ha sintomi respiratori, sia di chi è preposto alla tutela della sicurezza dei più fragili». La nuova circolare, precisa, «di fatto raccomanda ai direttori sanitari di disporre l’uso del dispositivo di protezione per il personale così come per i visitatori nelle aree dove potrebbero emergere più rischi per i pazienti ricoverati e per i fragili in particolare».
Le opinioni contrapposte degli esperti
Questa decisione ha diviso gli esperti. Il virologo Matteo Bassetti ha accolto con favore la fine dell’obbligo, vedendola come un segno di progresso nella gestione della pandemia e un ritorno alla normalità. «È un passo necessario per convivere con il virus senza eccessivi allarmismi», ha dichiarato Bassetti.
Al contrario, l’epidemiologo Cesare Cislaghi parla di «grave imprudenza», esprimendo la sua preoccupazione. «E’ stata commessa una imprudenza grande perché il covid, sia pur in assenza di una situazione emergenziale, rappresenta comunque un maggiore rischio per i pazienti fragili. Confidiamo che il governo voglia dunque ripensare alla revoca dell’obbligo della mascherina nei reparti con tali pazienti» ha proseguito il Dott. Cislaghi.
Raccomandazioni e precauzioni
Nonostante la fine dell’obbligo, la circolare raccomanda di potenziare le misure igieniche e di precauzione, come il lavaggio frequente delle mani, la pulizia costante degli ambienti e l’adeguata ventilazione. Inoltre, si suggerisce di informare adeguatamente il personale, i pazienti e i visitatori sulle misure di prevenzione per ridurre il rischio di infezione.