- Advertisement -Residenze Quisisana - Residenze per Anziani
NotizieMATUSALEMME, IL GENE CHE ALLUNGA LA VITA!

MATUSALEMME, IL GENE CHE ALLUNGA LA VITA!

Grazie a una ricerca realizzata in Islanda è stato identificato un gene che sembrerebbe giocare un ruolo determinante nella durata della nostra vita. Questo gene, denominato Matusalemme in onore del personaggio della Bibbia arrivato fino a 969 anni di età, è stato scoperto in Islanda, dove i ricercatori della DeCode Genetics, un’azienda di biotecnologia, hanno potuto usufruire di un’enorme banca-dati genetica (120.000 campioni su una popolazione di 270.000 mila persone in gran parte dal ceppo unico dei vichinghi) e dove ancora esistono registri delle nascite e dei decessi dei tempi dei vichinghi.

Sono stati identificate 1200 persone che hanno raggiunto età molto elevate e raffrontate con altrettante con una durata di vita normale. È stato verificato che i più longevi avevano rapporti di parentela più stretta di quella riscontrata nel secondo campione.

I ricercatori hanno allora cominciato a esaminare campioni di sangue degli islandesi per cercare marcatori genetici capaci di individuare perché alcune persone vivono di più. Hanno così dimostrato scientificamente che la lunghezza della vita è legata a un solo gene che produce una proteina particolare che aiuta la gente a vivere fino a età molto avanzate.

“Sappiamo dove si trova questo gene – ha spiegato Kari Stefansson, amministratore delegato della società islandese – Presto cominceremo a studiare come funziona, qual è la sua struttura genetica e come agisce sul corpo umano. A quel punto si potrà cominciare a pensare a un farmaco in grado di riprodurne gli effetti”.

Questo gene, comunque, da solo non basta. “Chi eredita geni che predispongono a gravi patologie – ha detto Stefansson – con il gene di Matusalemme non vivrà a lungo, ma solo qualche anno in più”.

La notizia rappresenta una notevole conquista che potrebbe portare nei prossimi anni alla produzione di medicinali capaci di donare qualche anno di vita in più.

ALLE ITALIANE LA PALMA DELLA LONGEVITA’

Le donne italiane vincono in Europa la palma della longevità. Un record tutto italiano, con signore che raggiungono e superano con grande facilità gli ottanta anni. Sembra, infatti, che il 65% delle italiane raggiunga e superi gli ottant’anni d’età, contro il dato decisamente più basso degli altri paesi industrializzati, dove una donna su due muore dopo gli ottanta.

In questa corsa verso traguardi sempre più lontani e nuove speranze, gli uomini rimangono indietro. Negli ultimi trenta anni le bambine hanno guadagnato in media sette anni di vita, le ultrasessantenni quattro e le ultraottantenni due. Per l’universo maschile, invece, si parla rispettivamente di sei, tre e un anno. Ciò significa che una bambina che nasce oggi ha davanti a sé circa 82 anni di vita, mentre un maschietto ne ha 75.

Ma qual è il segreto delle donne, in particolare di quelle italiane? “Le donne di cui si parla, in realtà, – spiega l’antropologa Anna Maria de Majo, del Dipartimento di Biologia animale e umana dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma – sono quelle nate all’inizio del ‘900, donne quindi che non fumavano, bevevano poco e avevano pochissimi motivi di stress. Molte non lavoravano, e se lo facevano, non avevano incarichi dirigenziali”.

Un po’ diversa ora la situazione delle loro nipoti e pronipoti, sempre affannate, sempre stressate e sempre più simili agli uomini nella ricerca di gradi e affermazioni e non si sa, pertanto, quale sarà la lunghezza della vita delle donne lavoratrici e manager di oggi. E poi, dietro la longevità delle donne, ci sono anche dei motivi culturali. Le donne sono legate più visceralmente alla vita, prima come madri e poi come nonne, in un continuo gioco di insegnamenti, trasmettendo i loro valori culturali a figli e nipoti e ricevendo in cambio stimoli che le aiutino a sentirsi vive. A tutto ciò, poi, è necessario aggiungere la protezione naturale degli ormoni femminili, gli estrogeni, nonché la capacità delle donne di avere interessi a tutte le età, mantenendosi, in questo modo, sempre attive.

Ma poiché la natalità in Italia continua a diminuire, questi nuovi dati confermano in realtà uno dei dati più significativi della nostra società degli ultimi tempi: siamo una popolazione sempre più anziana.

 

Marco Fasolino

Ultimi Articoli

Altri Articoli

- Advertisement -Residenze Quisisana - Residenze per Anziani