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NotizieUAF, l’app che fa incontrare nonni soli e giovani

UAF, l’app che fa incontrare nonni soli e giovani

Secondo gli ultimi dati ISTAT, l’Italia è un Paese sempre più vecchio: gli over 65 sono ca. 14 milioni, ossia il 23% della popolazione italiana. Di questi il 32% vive da solo. Si stima che solo nel comune di Milano, gli anziani che vivono da soli sono 300.000, quasi il 40% delle famiglie con nucleo familiare con un solo componente. Ed è proprio nel capoluogo lombardo che nasce, dall’idea di due ragazzi, under 35, Cecilia Rossi e Matteo Fiammetta, laureati entrambi al Politecnico di Milano, l’app UAF (U are Family). Lo scopo dell’app è quello di alleviare la solitudine sociale degli anziani facendo incontrare i nonni che vivono da soli con giovani under 35; ragazzi che scelgono di dedicare parte del loro tempo a fare compagnia agli anziani percependo una piccola retribuzione in cambio. Si tratta prevalentemente di studenti o giovani professionisti dai 19 ai 35 anni, la maggior parte fuori sede, con una gran vocazione sociale.

Come funziona l’App UAF

L’app è studiata per rispondere esclusivamente ai bisogni sociali e di relazione delle persone anziane, per alleviare la solitudine dei senior recuperando uno dei legami più preziosi che esiste, quello tra nonni e nipoti.

Per ‘prenotare un nipote’ basta comporre un numero di telefono, attualmente attivo solo nel milanese, e rispondere ad un breve questionario per individuare preferenze e carattere della persona che richiede il servizio.

Successivamente l’app accoppierà gli over e gli under sulla base degli interessi comuni e delle attività da svolgere. L’anziano avrà la possibilità di scegliere al massimo tre nipoti e potrà sceglierne uno per un prova gratuita. Nel caso in cui il “match” non dovesse andar a buon fine, ci sarà la possibilità di richiedere un ulteriore prova con un altro nipote.

Per gli aspiranti “nipoti” il processo di selezione è diverso e un po’ più complicato. Anche loro dovranno compilare un form di candidatura, ma dovranno anche fare un colloquio con gli ideatori al quale seguirà un periodo di formazione con psicologi qualificati che insegnerà come approcciarsi con gli anziani.

Una volta terminata la formazione, si sarà diventati nipoti qualificati, e a quel punto sarà necessario attendere sull’app per smartphone i primi “match” con gli anziani che desiderano fruire del servizio.

Attualmente il servizio UAF è attivo solo a Milano e Bergamo, Roma e Varese, entro fine novembre arriverà anche a Bologna, Parma e Torino.

La Start-up collabora con diverse aziende per poter garantire ai “nipoti” una retribuzione mantenendo al contempo i prezzi calmierati per gli anziani.

 

RedazioneTerzaeta

 

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