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NotizieUn avocado al giorno combatte il colesterolo "cattivo"

Un avocado al giorno combatte il colesterolo “cattivo”

Un avocado al giorno può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” nei soggetti obesi ed in sovrappeso. Questo è il risultato di uno studio che ha valutato gli effetti dell’avocado sui fattori di rischio tradizionali mediante una dieta cardiologicamente sana, ipocolesterolemizzante e a moderato contenuto di grassi, tramite la sostituzione degli acidi grassi saturi presenti in una dieta media con acidi grassi insaturi degli avocado stessi. I grassi saturi possono infatti aumentare i livelli di colesterolo “cattivo” ed aumentare quindi il rischio di malattie cardiovascolari.

In base ai risultati dello studio, rispetto alla dieta americana media, la concentrazione dell’LDL, o “colesterolo cattivo”, risulta notevolmente diminuita dopo il consumo di una dieta a moderato contenuto in grassi che includa l’avocado. L’LDL è diminuito anche con lo stesso tipo di dieta senza avocado, o con una dieta a basso contenuto in grassi, ma non nella stessa quantità.

L’ avocado, comunque, può essere mangiato anche in insalata, con verdure, nei tramezzini o con altri alimenti proteici magri come pollo o pesce, o anche da solo, come frutto. Oltre ai MUFA (acidi grassi monoinsaturi), gli avocado possono anche fornire altre sostanze bioattive che hanno sicuramente contribuito ai risultati dello studio, come fibre, fitosteroli ed altro ancora.

Gli altri elementi che sono risultati favorevolmente influenzati dalla dieta con avocado rispetto alle altre due comprendono colesterolo totale, trigliceridi, colesterolo non-HDL ed altro ancora.

Negli Stati Uniti come in Europa l’avocado non è ancora un alimento molto diffuso e quando lo si riesce a trovare, può risultare molto costoso, soprattutto in alcuni periodi dell’anno. Inoltre, molte persone non sanno come introdurlo nella propria dieta, se non attraverso il guacamole, una salsa di origine messicana a base di avocado, la cui origine risale al tempo degli Aztechi: il guacamole però viene comunemente consumato con le tortillas, che contengono molte calorie e sodio.

La dieta mediterranea prevede frutta, verdura, granaglie integrali, pesci grassi e cibi ricchi in MUFA, come l’olio extravergine di oliva e la frutta a guscio. Proprio come negli avocado, la ricerca indica che questi ultimi non soltanto contengono grassi migliori, ma anche alcuni micronutrienti ed alcuni componenti bioattivi che possono svolgere un ruolo importante nella riduzione delle malattie cardiovascolari.

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