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NotizieConnessione tra età e disidratazione

Connessione tra età e disidratazione

L’acqua è un elemento di fondamentale importanza in qualsiasi fase della vita. E’ una parte rilevante del nostro corpo e diventa di prioritaria importanza con l’avanzare dell’età. Tutti noi sappiamo che man mano che una persona invecchia il corpo cambia, ma ciò che potrebbe sorprendere maggiormente è che uno di questi cambiamenti riguarda proprio il senso di sete. Con l’avanzare dell’età, il corpo richiede sempre meno acqua ma questo non significa che non ha più bisogno di liquidi per funzionare. Molte persone quando invecchiano non bevono abbastanza liquidi e per questo sono a rischio disidratazione. Questo accade poiché la composizione corporea cambia con l’età, le persone invecchiando hanno meno acqua nei loro corpi rispetto ai giovani adulti o ai bambini. Inoltre anche una ridotta funzionalità renale può influenzare i livelli di liquidi. L’acqua è necessaria per quasi tutte le funzioni corporee, dalla lubrificazione delle articolazioni alla regolazione della temperatura corporea e al pompaggio del sangue ai muscoli. Non averne abbastanza può avere gravi conseguenze per la salute.

Sintomi della disidratazione

La disidratazione può avere delle ripercussioni sia a livello fisico che mentale, dal momento che i vasi sanguigni nel cervello e nel corpo si restringono a causa della ridotta quantità di liquidi. I segni fisici di disidratazione includono:

Crampi muscolari

Nausea e vomito

Stanchezza e debolezza

Vertigini o perdita di coordinazione

Bocca secca e/o tosse secca

Allucinazioni

Crampi muscolari

Brividi o intolleranza al caldo

Pelle arrossata

Le persone affette da disidratazione possono apparire irritabili, confusi o ansiosi. Sintomi che peggiorano in chi è affetto da demenza o Alzheimer.

Come prevenire la disidratazione

Esistono diversi modi per ridurre il rischio disidratazione negli anziani. Di fondamentale importanza è capire quando l’anziano non beve abbastanza. E’ necessario aiutarlo a bere prima che avverta il senso di sete poiché in tal caso potrebbe essere già in corso la disidratazione. L’anziano deve essere esortato a bere anche quando non ha voglia, soprattutto durante la stagione estiva.

Il modo migliore per prevenire la disidratazione ovviamente è quello di consumare più liquidi. La regola degli “otto bicchieri d’acqua al giorno” è una raccomandazione generale che è diventata popolare perché è facile da ricordare.

Non solo acqua, per incentivare una corretta idratazione nell’anziano, è possibile proporgli di bere tisane, tè, succhi di frutta, infusi, centrifugati. Per migliorare l’idratazione dell’anziano è inoltre necessario modificare il suo regime alimentare introducendo ad esempio nei pasti alimenti ricchi di liquidi come frutta, verdura e vegetali.

 

RedazioneTerzaeta.com

 

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