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Guantanamo, gli Stati Uniti valutano il trasferimento di migliaia di migranti irregolari: coinvolti anche cittadini italiani

Donald Trump starebbe valutando la possibilità di trasferire a Guantanamo, Cuba, un numero consistente di migranti privi di documenti regolari. Secondo quanto riportato dal quotidiano americano, Washington Post, l’inizio delle operazioni sarebbe previsto già entro la settimana e potrebbe interessare anche cittadini provenienti dall’Italia.  Si tratta di un’operazione ancora in fase di sviluppo, ma che sta suscitando non poca preoccupazione a livello internazionale.

Il nostro ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha cercato di rassicurare l’opinione pubblica: “L’Italia è pronta a collaborare per il rimpatrio dei propri cittadini irregolari, sempre nel pieno rispetto dei diritti umani. Nessun italiano sarà inviato a Guantanamo”.

Secondo il Washington Post, che cita documenti interni e fonti anonime, la lista dei migranti oggetto del provvedimento comprende individui originari di vari paese, molti dei quali europei. L’elenco comprende Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Lituania, Turchia, e Ucraina. Si tratterebbe di un’operazione talmente delicata che l’amministrazione Trump avrebbe deciso di non informare i governi stranieri, neanche quelli alleati.

Il nodo logistico e sanitario

Uno degli aspetti più controversi riguarda la logistica. Per questo trasferimento, le autorità americane avrebbero predisposto controlli sanitari per circa 9000 migranti, al fine di verificare l’idoneità fisica al trasferimento. Tuttavia, rimangono dubbi sulla capacità della base di Guantanamo di gestire un numero così elevato di persone, considerando che fino a oggi ha ospitato solo qualche centinaio di migranti nei primi mesi dell’anno. L’utilizzo del carcere di Guantanamo, secondo i piani dell’amministrazione Trump, è necessario per alleggerire la pressione delle strutture detentive americane.

Un piano ambizioso ma contestato

Il trasferimento massiccio verso Guantanamo rientra in una strategia più ampia dell’amministrazione Trump per intensificare la politica di espulsione degli immigrati irregolari, iniziata fin dall’inizio del suo secondo mandato. Un documento ottenuto dal Washington Post sostiene che la base cubana non abbia ancora raggiunto i limiti della propria capacità ricettiva.

Lo scorso gennaio, Trump aveva promesso di deportare fino a 30.000 persone nella base di Guantanamo. Tuttavia, alcune recenti operazioni hanno visto gruppi di migranti trasferiti nuovamente dalla base verso la Louisiana, alimentando incertezze sull’effettiva efficacia e sostenibilità del progetto.

 

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