Secondo i dati emersi al recente meeting annuale della Menopause Society a Filadelfia, le vampate, sintomo della menopausa che può interferire gravemente con la qualità della vita, possono essere un indicatore precoce della malattia di Alzheimer.
Lo studio mostra che le vampate di calore che si verificano durante il sonno possono essere un indicatore precoce dell’aumento del rischio di malattia di Alzheimer per una donna. I ricercatori hanno trovato un collegamento tra un biomarcatore del sangue chiamato beta-amiloide 42/40, che può indicare cambiamenti cerebrali legati a una futura diagnosi di malattia di Alzheimer.
Hanno partecipato alla ricerca circa 250 donne di età compresa tra i 47 e i 67 anni. Per misurare le vampate di calore è stato utilizzato il monitoraggio ambulatoriale della conduttanza cutanea. Per tre notti consecutive le donne hanno indossato un monitor del sudore per registrare le vampate di calore. Si è riscontrato che un aumento del numero di vampate di calore era direttamente correlato ad un aumento del rischio di Alzheimer.
Le vampate di calore sono l’improvvisa sensazione di calore nella parte superiore del corpo (viso, collo, petto) che a volte provoca sudorazione e sono il sintomo più comune della menopausa, che è il periodo di tempo in cui i periodi mestruali di una donna diventano irregolari e alla fine si interrompono.
Secondo Stephanie Faubion, MD, MBA, direttore medico della Menopause Society “Dato l’effetto negativo sulla qualità della vita e sull’onere finanziario dell’AD, è importante apprendere quanto più possibile sulle potenziali cause e sui segnali d’allarme in modo da poter essere proattivi prima dell’insorgenza dell’AD”, la stessa ha inoltre affermato “Questo studio sottolinea la necessità di un dialogo aperto e continuo tra i pazienti e i loro operatori sanitari, in modo che qualsiasi opzione terapeutica possa essere attentamente considerata”.
